Gli atenei italiani in prima fila per il bando sui “centri di competenza”

Anche gli atenei italiani si stanno preparando per il bando che consente di ricevere incentivi economici al settore di ricerca e sviluppo.

Già alcune università hanno presentato la propria candidatura, mentre molte altre sono prossime a farlo per trasformarsi in centri di eccellenza votati ad accompagnare le manifatture e le PMI italiane nella quarta rivoluzione industriale. Infatti è necessario per gli atenei scegliere partner privati tramite un bando di selezione pubblica per ottenere il titolo di “centro di competenza” (e le relative risorse economiche).

I tempi limitati per presentare la candidatura, i requisiti vincolanti e le risorse a disposizione fanno supporre che non saranno più di 6-8 atenei che potranno concorrere. Per questo motivo le università stanno lavorando per valorizzare i propri punti di forza con una particolare attenzione al loro territorio. In particolare il professor Perata, rettore del Sant’Anna di Pisa, invita il governo a prevedere incentivi <<soprattutto per le PMI>> per invogliare la collaborazione con gli atenei.

Nello specifico, il Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con la Normale, punta su robotica e realtà virtuale. Invece il Politecnico di Torino, grazie alla vocazione automotive e aereospaziale del suo territorio, si concentra su additive manufacturing, big-data, mobilità ed energia.

Simili competenze vuole sviluppare anche il polo che unisce il Politecnico di Bari e l’università Federico II di Napoli, con attenzione a robotica e nuovi materiali. La rete di atenei Veneti, con capofila Padova, propone le tecnologie “SMACT”, ovvero social, mobile, analitics, cloud e internet of things per metterle al servizio di abbigliamento, arredamento, automazione ed alimentare.

L’università di Bologna può contare sui centri di calcolo presenti nella sua zona, tra cui Cineca e Infn, per offrire la sua assistenza nel campo dei big-data, mentre l’università di Genova punta su cyber-sicurezza, protezione delle infrastrutture e gestione della logistica.


Da “Il Sole 24 Ore” di martedì 30 gennaio
 

 

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