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- Il valore del BIG DATA

L’evoluzione industriale ormai giunta alla “versione” 4.0 ha portato le aziende all’utilizzo di impianti produttivi sempre più automatizzati e tecnologici che producono una grande quantità di dati, i “Big Data”. Ma cosa sono e perché sono così importanti per una PMI?
I “Big Data” sono i dati, informazioni, che vengono creati dai macchinari, dai sensori, dagli impianti produttivi e circolano dentro e fuori le aziende. Secondo il Mckinsey Global Institute oggi sono già più di 30 milioni collegati in rete e il numero lievita del 30% ogni anno.
L’importanza e veridicità dei Big Data non risiede nella quantità, ma nella loro qualità e all’utilizzo che ne viene fatto. Il flusso di dati cresce in velocità e varietà e bisogna quindi capire come immagazzinarli, quali sono importanti per monitorare il nostro impianto e quali per pianificare il lavoro futuro dell’azienda. Nel 2001, Doug Laney (allora vice presidente e Service Director dell’azienda Meta Group) descrisse in modo sintetico i Big Data dividendoli in tre categorie – le 3V:
Con il passare degli anni sono state aggiunte due nuove V:
Negli ultimi anni i Big Data sono stati definiti il nuovo petrolio o il nuovo oro in quanto si è finalmente compreso la loro fonte inestimabile di valore. È grazie ad essi e al loro utilizzo che l’Imprenditore può:
Limitarsi però alla sola raccolta dei dati, non garantisce di avere tutte le informazioni necessarie e soprattutto di estrarre conoscenza da essi. Quando si parla di dati, informazioni o conoscenza si parla di aspetti diversi ma in relazione fra loro. L’informazione è quindi il risultato di un processo di analisi e per fare questo e permettere che i Big Data vengano trasformati in consapevolezza utile nei processi aziendali per migliorare le performance e la qualità, si devono necessariamente usare strumenti di Analytics. E’ quindi stato aggiunta un sesta V nella valutazione dei Big Data: il valore. Ed è qui che le metodologie di Big Data Analytics diventano fondamentali per estrarre valore, che servirà all’Imprenditore per prendere decisioni più informate, tempestive e consapevoli:
La manutenzione predittiva è proprio un’evoluzione dell’analisi dei dati di cui abbiamo parlato: attraverso l’utilizzo dei Big Data e tecniche di Machine Learning si può controllare in tempo reale cosa succede nella propria azienda, ma anche prevedere possibili guasti o difetti di produzione.
Da una ricerca dell’Osservatorio Innovazione digitale nelle PMI del Politecnico di Milano è risultato che nel 2020 solo il 26% delle PMI italiane era pronto a sfidare i mercati mondiali grazie all’utilizzo di processi produttivi. La ricerca ha permesso di definire 4 profili digital delle PMI italiane:
Come abbiamo visto i Big Data in possesso di un imprenditore sono tanti e sempre in crescita e non è possibile gestirli da soli. Per poterli impiegare al meglio si deve quindi scegliere e utilizzare lo strumento migliore per le proprie esigenze aziendali e affidarsi ad un partner che sappia come sfruttare questa miniera di informazioni affiancando l’imprenditore e il suo team in questo percorso verso il futuro dell’industria.
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